Firmato lo scorso 25 marzo - dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli - il decreto che dà il via libera a 1,5 miliardi per il fotovoltaico agricolo.
La misura "Parco Agrisolare" del PNRR è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale: principalmente per l'installazione di pannelli solari sui tetti agricoli, ma non solo.
Vediamo, in questo articolo, gli elementi essenziali del Decreto, chi può beneficiare degli incentivi e quali sono le spese ammissibili.
La misura "Parco Agrisolare" del PNRR prevede un intervento principale (e obbligatorio), più altri interventi facoltativi di riqualificazione, per il miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture.
Dunque, gli incentivi finanziano innanzitutto l'acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti delle strutture dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. La potenza di picco deve essere non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.
Inoltre, per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili solo se:
La vendita di energia elettrica è consentita nella rete, a condizione che venga rispettato il limite di autoconsumo annuale.
In aggiunta, possono essere previsti uno o più interventi facoltativi, ovvero:
Come specificato nella misura “Parco Agrisolare”, possono usufruire degli incentivi per il fotovoltaico agricolo le seguenti categorie:
Sono invece esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, con volume d’affari inferiore a 7 mila euro annui.
Per l’intervento principale e obbligatorio, ovvero la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti agricoli, sono incluse le spese previste per: acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, altri componenti dell’impianto; sistemi di accumulo; fornitura e messa in opera dei materiali necessari all’intervento; costi di connessione alla rete.
Dunque, i limiti di spesa ammissibile sono:
Per gli interventi facoltativi, invece, le spese ammissibili ("per la demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi") hanno un limite massimo di euro 700,00/Kwp.
In generale, la spesa massima concessa per singolo progetto è pari a 750 mila euro, nel limite massimo di un milione di euro per singolo soggetto beneficiario.
Nel Bando, che sarà emanato nei prossimi mesi (dopo l’autorizzazione da parte della Commissione europea) verranno specificate le modalità di selezione e presentazione delle domande, insieme alle date di apertura e chiusura.
Il target finale da raggiungere, in ogni caso, sarà l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti agricoli per una potenza totale di 375.000 kW. Per fornire così un contributo concreto al settore agricolo nell'aumentare la sostenibilità, la resilienza, la transizione verde e l'efficienza energetica.
Come riportato nel comunicato stampa ministeriale, in questo modo "si dà avvio alla diversificazione delle fonti energetiche, spingendo sulle rinnovabili, che rappresentano un elemento centrale per ridurre i costi dell’energia sostenuti dalle aziende del settore".
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