Diventare indipendenti dalla rete e risparmiare sulle bollette ha spinto e sta spingendo sempre più, la diffusione del fotovoltaico.
Il livello di autoconsumo, di cui abbiamo parlato in questo articolo, può aumentare di molto quando decidiamo di aggiungere un sistema di accumulo al nostro impianto fotovoltaico.
Ma è possibile anche per chi vive in condominio trarre vantaggio dall’energia del sole, risparmiando e riducendo le proprie emissioni?
Sembra impossibile immaginare di installare un impianto fotovoltaico in un condominio, dove è sempre complicato trovare un accordo anche per i più piccoli interventi. In realtà, la legge viene incontro a chi decide di “passare al fotovoltaico” e consente di installare un impianto senza troppi ostacoli, che sia a vantaggio del singolo o di tutto il condominio.
Di seguito ti spiegheremo nel dettaglio come si può procedere in entrambe le situazioni.
Questa modalità viene utilizzata quando si vuole installare un impianto fotovoltaico che sia a servizio di tutti i condomini, così da risparmiare sui servizi di illuminazione delle parti comuni.
Ad esempio, le luci di scale e giardini, i cancelli automatici, l’ascensore e tutto ciò che viene in mente quando si pensa agli spazi che vengono normalmente condivisi.
Optando per questa soluzione, il vantaggio derivante dalla diminuzione dei costi comuni per l’energia sarà di tutte le famiglie aderenti.
Ma come funziona in concreto?
Ovviamente essendo l’impianto installato su superfici comuni, come il tetto, è necessario che tutti i condomini siano informati di questa intenzione durante l’assemblea. In quell’occasione, è fondamentale ottenere il consenso di almeno la metà +1 dei condomini presenti. Le battaglie per ottenere l’unanimità sono dunque scongiurate e chi non è d’accordo, non dovrà sostenerne le spese. Allo stesso tempo però, i contrari non potranno ottenere nessun beneficio o agevolazione fiscale da questa iniziativa.
Nel momento in cui l’impianto inizierà a produrre energia durante il giorno e ci si accorgerà di non utilizzarne appieno le potenzialità, si potrà sempre decidere di aggiungere una batteria di accumulo. In questo modo aumenterà ancor di più l’indipendenza dalla rete e potremmo sfruttare l’energia prodotta anche di notte, momento della giornata in cui si ha veramente bisogno di accendere le luci della scala.
L’energia dell’impianto centralizzato però, anche quella in eccesso, non può in nessun caso essere utilizzata dal singolo per alimentare la propria casa.
Ma è possibile anche per il singolo condomino soddisfare i propri fabbisogni energetici e diventare completamente indipendente utilizzando un impianto fotovoltaico?
Certamente sì, grazie alla Riforma del Condominio, il singolo può installare un impianto fotovoltaico per uso personale sul tetto o altre superfici del condominio. In questo modo l’energia prodotta dall’impianto potrà essere usata in esclusiva dal proprietario, alimentando gli elettrodomestici di casa propria. Il confronto / scontro con gli altri condomini però non è sempre richiesto. Se si decide di installare un impianto sulla proprietà personale, infatti, non è necessario un confronto con gli altri e basterà inviare una comunicazione al Comune, informando anche l’amministratore. Se invece si vogliono sfruttare le parti comuni, si è obbligati ad informare l’amministratore, al fine di discutere il tutto durante un’assemblea condominiale.
Attenzione però! I condomini hanno voce in capitolo solo per quanto riguarda le modalità di installazione e il posizionamento dell’impianto, ma non possono negarne l’installazione. La normativa, infatti, vuole sostenere la diffusione delle energie rinnovabili anche nei condomini, sancendo come il singolo abbia sempre il diritto di installare un impianto nelle parti comuni a patto che non ne pregiudichi stabilità o decoro come definito dalla sentenza 1337 del 17 gennaio 2023.
Il rifiuto dell’assemblea non è quindi contemplato, anche in caso di cattivi rapporti con il vicinato.
Per capire se sto installando un impianto nella mia area di competenza o in un’area comune, sarebbe utile capire quale porzione del tetto è effettivamente di mia competenza. Purtroppo, non esistono dei criteri definiti per identificare con precisione quali parti possono essere usate da ognuno in autonomia. Nel Codice Civile viene solo indicata l’importanza di garantire ad ogni condomino un uso paritario delle aree comuni. Insomma, viene tutto lasciato al buonsenso di ogni struttura condominiale, che dovrebbe definire come meglio ripartire il tetto per installare l’impianto o gli impianti fotovoltaici.
Dialogo e collaborazione dovrebbero quindi essere alla base di questo intervento, così che l’intero condominio possa ottenere il massimo dall’energia auto prodotta.
Per aiutare ad individuare dimensionamento dell’impianto fotovoltaico da installare su un condominio, il GSE, ha introdotto un simulatore.
Grazie a questo strumento, chiunque stia valutando di iniziare ad utilizzare l’energia solare all’interno di un contesto condominiale, può trovare rapidamente tutte le risposte che cerca. Dopo aver inserito alcuni dati come l’ubicazione, il valore del consumo medio annuo in kWh per famiglia e la superficie a disposizione in m2, si otterrà una valutazione circa il dimensionamento più adatto a quel contesto.
Inoltre, viene fornita una valutazione tecnico-economica, che indica i costi e i guadagni previsti, con il relativo tempo di rientro dell’investimento.
Il costo totale iniziale che deriva dalla simulazione è utile per avere un’idea circa le quote che ogni famiglia dovrà sostenere per realizzarlo, così da capire sin da subito se è una spesa effettivamente sostenibile da tutti ed evitare futuri malumori.
Il primo motivo fra tutti è l’aumento dell’autoconsumo e quindi dell’indipendenza energetica. Almeno per le spese relative alle parti comuni, ognuno potrà risparmiare una quota significativa delle bollette mensili.
Sia per gli impianti individuali sia per quelli centralizzati, l’energia prodotta può essere immagazzinata in una batteria di accumulo, aumentando ancora di più il grado di autosufficienza dalla rete esterna.
Per quanto riguarda gli impianti centralizzati, il grosso vantaggio deriva dalla possibilità di ammortizzare la spesa, suddividendo tra tutti i condomini le spese e i costi di installazione. In questo modo tutti hanno la possibilità di beneficiare degli incentivi e delle riduzioni in bolletta, senza dover sopportare un costo troppo elevato.
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