L’indipendenza energetica è diventata una priorità per tutti, dai privati alle aziende; anche per questo i livelli di qualità di prestazioni richiesti dal mercato fotovoltaico sono sempre più elevati.
Questa esigenza spinge i produttori di componenti fotovoltaici, a trovare ogni giorno soluzioni innovative che migliorino l’efficienza degli impianti.
I pannelli fotovoltaici, in particolare, hanno un ruolo cruciale nel catturare i raggi solari e la tecnologia con cui sono realizzati si sta evolvendo velocemente per migliorarne le performance.
Ma qual è l’ultima novità tecnologica per la produzione delle celle fotovoltaiche?
La HPBC (Hybrid Passivated Back Contact, ovvero passivazione ibrida del contatto posteriore) è un metodo innovativo utilizzato per realizzare celle fotovoltaiche ad elevate prestazioni.
Il primo elemento visivo che identifica i moduli che usano questa tecnologia è il design. Le celle, infatti, non hanno busbar sul lato anteriore e, grazie all’eliminazione delle classiche griglie che ne dividono la superficie, hanno un aspetto più compatto ed elegante.
Oltre alla caratteristica del design, questa tecnologia incrementa anche l’efficienza dei pannelli fotovoltaici. Infatti, l’assenza di busbar sulla superficie elimina l’ombreggiatura causata dalla linea di griglia, permettendo al modulo di assorbire una maggior quantità di luce e aumentare la conversione fotoelettrica della cella.
La tecnologia HPBC può dunque incrementare la potenza di uscita del modulo regolando la struttura interna della cella stessa.
Un ulteriore elemento importante per valutare le prestazioni di un sistema fotovoltaico è la capacità di produrre energia in diverse condizioni metereologiche.
Scarso irraggiamento solare e alte temperature, sono i nemici numero uno di ogni impianto, ma l’uso della tecnologia HPBC può ridurne drasticamente gli effetti negativi. Le celle realizzate con questo metodo riescono infatti a produrre un’elevata quantità di energia, garantendo quindi un alto grado di efficienza in ogni situazione.
Ultimo punto ma non per importanza, è l’effetto della tecnologia HPBC sulla degradazione di potenza dei moduli. Infatti, le prestazioni delle celle realizzate con HPBC in termini di degradazione sono superiori rispetto ad altre tipologie e aumentano il ciclo di vita del modulo stesso.
Un’ ulteriore tecnologia che contribuisce a rendere i moduli LONGi ancora più performanti riguarda la fase produttiva. Infatti, viene utilizzata una passivazione all’Idrogeno, brevettata e utilizzata in esclusiva da LONGi, che ne aumenta notevolmente l’efficienza.
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Azienda tra i leader mondiali nella produzione di pannelli fotovoltaici, LONGi Solar ottimizza il rapporto costo-potenza utilizzando moduli monocristallini ad alta efficienza.
LONGi fornisce moduli solari affidabili e ad alte prestazioni in 6 continenti e 85 paesi e regioni per alimentare il mondo verso un futuro a basse emissioni di carbonio.
La ricerca di soluzioni che sfruttino al meglio l’energia del sole ha portato LONGi a realizzare i nuovi moduli Hi-MO X6 nella versione Explorer.
La principale novità introdotta è l’uso della tecnologia HPBC sopra descritta, con cui viene generata finoal 10% di energia in più rispetto ai moduli PERC.
La resistenza è però uno dei punti di forza dei nuovi pannelli Hi-MO X6.
LONGi infatti, utilizza un sistema di saldatura ad una linea, e non la tradizionale struttura a Z, per migliorarne la resistenza alle crepe e di conseguenza la durabilità nel lungo periodo.
I nuovi moduli della serie Hi-MO X6 Explorer, sono disponibili da BayWa r.e. nelle versioni da 54 celle (420-440W), 66 celle (520 – 540W) e 72 celle (565-585 W) e sono tutti caratterizzati da un’alta efficienza e da un design elegante che si adatta ad ogni contesto.
Di seguito ti presentiamo nel dettaglio le caratteristiche del modulo 54 celle, disponibile sia in versione standard sia in versione full black.
Le sue dimensioni sono molto compatte e lo rendono adatto all’utilizzo sia in ambito commerciale che industriale.
La grandine sta diventando un problema sempre più rilevante, e per affrontarlo il modulo ha ottenuto la Certificazione di estensione alla grandine. Il test è stato effettuato con chicchi di 45 mm di diametro, contro i 25 mm dei test standard ed è stato superato con successo.
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La versione full black del modulo a 54 celle mantiene tutte le caratteristiche della versione standard con la particolarità di avere un design molto elegante. Infatti, l’aspetto completamente dark, lo rende particolarmente adatto all’utilizzo in contesti residenziali.
È inoltre importante considerare altri 2 elementi specifici della versione full black:
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