Oslo è una delle città più virtuose e attente alla mobilità sostenibile e, negli ultimi anni, ha fissato importanti obiettivi per ridurre le emissioni di gas. Non a caso, la città norvegese è stata nominata Green Capital 2019, quale vero e proprio modello per quanto riguarda l’energia rinnovabile: pur essendo un centro piccolo, Oslo è comunque grande abbastanza per poter essere presa come punto di riferimento su diversi progetti, da poter poi replicare su larga scala in altre città (sempre tenendo conto delle peculiarità e del contesto in cui sono inserite). Tra le tante iniziative, una spinta considerevole al riconoscimento l’ha avuto, senza dubbio, il fatto che dal 1° gennaio 2019 la circolazione dei veicoli privati nel centro storico di Oslo sia vietato a tutte le categorie, comprese le auto elettriche. Ecco i motivi della decisione e gli obiettivi a lungo termine.
Con il nuovo anno, le auto private (anche quelle elettriche) non potranno più circolare tra le strade del centro storico di Oslo: una decisione che sembra andare in controtendenza rispetto alla crescita esponenziale che sta avendo, in generale, il mercato dei veicoli elettrici ma che, in realtà, va contestualizzata. La Norvegia, infatti, è attualmente uno dei Paesi più avanti, a livello mondiale, nel passaggio alle e-car: merito di infrastrutture sempre più adeguate e diffuse sul territorio, oltre a incentivi vantaggiosi per i cittadini. Quella di Oslo non va letta, quindi, come una presa di posizione contro la mobilità elettrica ma, più semplicemente, come il voler diventare ancora più virtuosi sul tema della mobilità sostenibile, in una città dove già un terzo degli spostamenti avvengono a piedi. In quest’ottica, la scelta di chiudere le strade ai veicoli – di qualunque tipologia – nasce per incentivare all’uso dei mezzi pubblici (che sono già più utilizzati rispetto a quelli privati) e delle biciclette, investendo anche in infrastrutture sempre più a misura di pedone.
Il divieto nei confronti dei veicoli, è bene ricordarlo, riguarda solo il vero e proprio nucleo della città (e con alcune eccezioni, come il trasporto merci o di persone con disabilità). In un totale di 650 mila abitanti, il centro storico coinvolge poco meno di 100 mila persone (tra abitanti e lavoratori). Per il resto, bisogna considerare che già oggi, nella capitale norvegese, le nuove auto acquistate sono, per oltre la metà, veicoli elettrici, ibridi o a idrogeno. Gli obiettivi (anche a breve termine) sono, d’altronde, importanti: entro il 2020 tutti i mezzi pubblici della città dovranno essere a zero emissioni, mentre entro il 2030 Oslo vuole ridurre del 95% la percentuale di emissioni di gas. A testimoniare una grande sensibilità al tema, da parte dell’European Green Capital 2019, basta dare un’occhiata agli eventi e alle iniziative organizzate solo per quest’anno. Un programma che coinvolge più di 160 partner, per un totale di oltre 350 eventi (sia di carattere internazionale che locale). Un modo efficace per rendere l’intera città parte attiva di una nuova consapevolezza, basata sulla riduzione dei consumi e sui vantaggi delle energie rinnovabili.
Se Oslo è una città modello dal punto di vista della sostenibilità, d’altro canto l’intera Norvegia risulta tra i paesi più attivi nel mercato della mobilità elettrica. Un’ulteriore conferma arriva dal report dell’OFV (Opplysningsrådet for Veitrafikken) sulle vendite di autovetture che hanno riguardato il paese nordico nel 2018. Tra i dati più interessanti, emerge che il 31,2% dei nuovi veicoli acquistati nell’ultimo anno siano interamente elettrici (nel 2017 erano il 20,9%). Se, a questa percentuale, si aggiunge la quota relativa alle auto ibride (29% nel 2018) si comprende come, in totale, quasi il 60% delle vendite abbia riguardato veicoli ecologici. Nissan Leaf, non a caso, risulta l’auto più venduta in Norvegia nel 2018: qualche mese fa, proprio sul nostro blog, abbiamo parlato del progetto #NoTraceExpedition del modello appena citato. Sebbene la mobilità elettrica in Italia si stia sviluppando più lentamente, anche nel nostro paese sta diventando una componente sempre più importante, e sono sempre di più gli utenti che decidono di acquistare auto ad energia rinnovabile. KEBA KeContact P30, nell’ambito delle stazioni di ricarica private, è uno strumento di grande adattabilità e in grado di garantire vantaggi concreti sia agli installatori che agli utenti finali: scopri qui la scheda tecnica della wallbox di ricarica KEBA.