In tutto il mondo, sono in costante aumento le isole che stanno investendo in nuove tecnologie per raggiungere la piena autosufficienza energetica: ecco la situazione L'ultima ad aggiungersi alla lista è Tilos, isola greca che diventa la prima nel Mar Mediterraneo ad essere alimentata al 100% da energie rinnovabili. Ciò è stato possibile grazie a un mix di eolico e fotovoltaico, con l'aggiunta di batterie in grado di immagazzinare l'energia in accumulo per i momenti di maggior fabbisogno (Tilos conta poco più di 500 abitanti, ma in estate - con la presenza dei turisti - si arriva a circa 3.000 persone). Le isole, soprattutto quelle più piccole e isolate, sono quelle morfologicamente più penalizzate dall'accesso alla rete elettrica nazionale: ecco perché, per far fronte a blackout improvvisi, molte realtà sono costrette a utilizzare generatori di corrente diesel (molto più inquinanti). Investendo in fonti rinnovabili, però, questi problemi possono essere risolti in modo efficace: ecco qual è la situazione in Italia e nel mondo.
Gli esempi virtuosi di isole che hanno raggiunto l'autosufficienza energetica, in giro per il mondo, non mancano. In Europa, solo per citarne alcune abbiamo: - Orkney Islands, Eigg, Muck e Gigha (Scozia); - Pellworm (Germania); - La Reunion (Francia); - El Hierro (Spagna); - Graciosa (Portogallo); - Samso e Bornholm (Danimarca). Si tratta di isole che hanno messo a punto investimenti e soluzioni innovative, in grado di sfruttare appieno le risorse naturali messe a disposizione dal proprio territorio per rendere efficaci le prestazioni dei rispettivi impianti. C'è chi, ad esempio, ha giocato d'anticipo, come nel caso dell'isola scozzese di Eigg: per quanto poco popolata (conta meno di 100 abitanti) ha raggiunto l'autonomia energetica ancora nel 1997. Oppure, come accaduto per l'isola spagnola di El Hierro, chi ha raggiunto per prima la doppia autonomia: non solo energetica ma anche idrica. Tante, in ogni caso, anche le isole 100% green nel resto del mondo: da Capo Verde alle Mauritius, passando per Mahé Island (Seychelles), Green Island (Filippine), Tokelau e Cook Islands (Nuova Zelanda), King Island (Australia), Kodiak, Hawaii e Virgin Islands (USA) e molte altre ancora.
In Italia le situazione legata alle isole che sfruttano solamente energia rinnovabile ha sicuramente bisogno di una sterzata decisiva, viste soprattutto le potenzialità offerte da risorse quali vento, sole, maree e altre fonti rinnovabili. Una situazione dalla quale potrebbero trarre vantaggio, in particolare, le 20 isole italiane non interconnesse con la rete pubblica, ovvero: • Alicudi • Capraia • Capri • Favignana • Filicudi • Isola del Giglio • Isole Tremiti • Lampedusa • Levanzo • Linosa • Lipari • Marettimo • Panarea • Pantelleria • Ponza • Salina • Stromboli • Ustica • Ventotene • Vulcano Nel report "Isole sostenibili - Osservatorio sulle isole minori" (seconda edizione, 2018) pubblicato da Legambiente, emerge in modo chiaro quale sia la situazione del nostro paese su questa tematica: nonostante le elevate potenzialità di produzione da rinnovabili, in nessuna di queste isole si arriva al 4% dei consumi elettrici soddisfatti da energia verde. Un dato che evidenzia un ritardo anche nei confronti degli altri comuni italiani, dove si va mediamente oltre il 32%. Ecco perché la proposta di Legambiente, per valorizzare al meglio il patrimonio ambientale, economico e turistico delle nostre isole minori, si concentra principalmente attorno a due punti: 1) creazione di una "cabina di regia" presso il Ministero dell'Ambiente, per accompagnare ogni isola nella realizzazione degli obiettivi che riguardano energia, rifiuti, acqua e mobilità sostenibile; 2) elaborazione, da parte di ogni isola, di un piano per il clima e la sostenibilità ambientale, incentrato sulle fonti rinnovabili.
Lo scorso 14 febbraio 2017 è stato pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) un Decreto volto a incentivare la progressiva "copertura del fabbisogno delle isole minori non interconnesse attraverso energia da fonti rinnovabili". Tale decreto stabilisce obiettivi minimi, da raggiungere entro il 31 dicembre 2020, che riguardano, ad esempio, l'installazione di sistemi con pannelli solari termici o impianti alimentati da fonti rinnovabili collegati alla rete elettrica, in modo da accelerare l'evoluzione tecnologica e la produzione di energia pulita. Il problema è che, attualmente, il decreto non è ancora entrato in vigore, dal momento che manca la delibera dell'Autorità per l'energia, fondamentale per stabilire le regole di accesso agli incentivi. In questo senso, Legambiente stessa sta promuovendo delle iniziative di denuncia, per chiedere al Governo di sbloccare la situazione il prima possibile. Sei interessato al tema della sostenibilità? Scopri l’obiettivo raggiunto da Apple nel 2018 per un futuro 100% green.