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Smaltimento pannelli fotovoltaici: costi, normative e riciclo

Negli ultimi anni, l'energia solare è diventata una componente fondamentale nella transizione verso fonti energetiche sostenibili. Tuttavia, con l'aumento degli impianti fotovoltaici installati, emerge la necessità di gestire correttamente lo smaltimento dei pannelli a fine vita. Una gestione adeguata non solo riduce l'impatto ambientale, ma è anche un obbligo legale che coinvolge produttori, distributori e proprietari di impianti.

Questo articolo fornisce una guida su come smaltire i pannelli fotovoltaici, analizzando i costi associati e le normative vigenti. L'intento è di offrire informazioni per facilitare una gestione sostenibile e conforme alle leggi in materia.

 

Pannelli fotovoltaici: durata e smaltimento

Durata dei pannelli e pianificazione del fine vita

I pannelli fotovoltaici hanno una durata media che varia tra i 25 e i 30 anni. Durante questo periodo, la loro efficienza energetica può diminuire gradualmente. È fondamentale pianificare lo smaltimento prima che i pannelli raggiungano la fine della loro vita utile, per garantire un elevato grado di recupero dei materiali di cui è composto e limitare i problemi ambientali derivanti da un iniziative non corrette, come l’abbandono dei pannelli esausti in zone non idonee (attività vietata dall’ art. 192 del d.lgs 152/2006).

Esistono 2 modalità di gestione dello smaltimento dei pannelli, a seconda della potenza e della tipologia dell’impianto:

1. MODULI DOMESTICI (installati su impianti con potenza nominale inferiore a 10 kWp): in questa situazione i proprietari possono portare i pannelli direttamente ( o indirettamente rivolgendosi all’installatore) in uno dei 5000 centri di raccolta in Italia, identificabili in questo sito > Centri di raccolta comunali - CdC RAEE | Centro di Coordinamento RAEE

Il servizio è gratuito per il proprietario, poiché i costi di smaltimento sono già stati sostenuti dal produttore dei moduli.

2. MODULI PROFESSIONALI (installati su impianti con potenza nominale superiore a 10kWp): i proprietari di questi impianti sono obbligati a rivolgersi ad operatori autorizzati alla gestione del rifiuto RAEE. I pannelli vengono destinati ad impianti specifici per un corretto riciclo e smaltimento.

Per i moduli acquistati prima del 12 aprile 2014 (anno di entrata in vigore della Normativa RAEE) il costo è a carico del proprietario, mentre per quelli acquistati dopo tale data, l’onere è del produttore.

In caso di revamping, il ritiro dei pannelli esausti può essere effettuato direttamente dal produttore dei nuovi moduli.

 

Come smaltire i pannelli fotovoltaici

Documentazione necessaria

Per garantire la tracciabilità e la conformità legale, è importante anche raccogliere e conservare la seguente documentazione:

  • Certificati di raccolta: attestano la presa in carico dei pannelli da parte dell'azienda di smaltimento.
  • Rapporti di smaltimento o riciclo: documenti che confermano il corretto trattamento dei pannelli.
  • Comunicazioni agli enti competenti: informare le autorità locali o nazionali, se richiesto, sulla dismissione dell’impianto.

Assicurarsi di rispettare tutte le procedure burocratiche eviterà sanzioni e contribuirà alla trasparenza del processo.

 

Normativa RAEE per lo smaltimento impianti fotovoltaici

Definizione e obiettivi della normativa RAEE

Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è regolato dal Decreto Legislativo n.49/2014 (Art.40) recepito in attuazione della Direttiva 2012/19/UE, ovvero dalla cosiddetta Normativa RAEE.

Gli obiettivi principali sono ridurre l'impatto ambientale - promuovendo il riciclo e il recupero dei materiali - e responsabilizzare i produttori, assegnando loro il compito di gestire il fine vita dei pannelli.

 

Requisiti e responsabilità

  • Produttori di moduli: devono iscriversi a un sistema collettivo o individuale per la gestione dei RAEE e garantire la tracciabilità delle matricole attraverso Sistemi Collettivi Nazionali certificati.
  • Distributori: Devono operare in qualità dei produttori in caso si configurino come primi importatori in Italia.
  • Proprietari di impianti: Devono assicurarsi che lo smaltimento avvenga tramite canali autorizzati e conservare la documentazione pertinente.

 

Tracciabilità delle matricole & Geolocalizzazione

Il produttore ha l’obbligo di registrare le sue matricole presso il Sistema Collettivo che a sua volta le inserirà in un database. Questo è accessibile a tutti gli utilizzatori che hanno installato un impianto (sia professionale che domestico), i quali potranno geolocalizzare la posizione di quei pannelli per poi abbinare le matricole, scaricandone i relativi certificati.

La geolocalizzazione deriva dagli obblighi GSE, ed è un’attività essenziale per la gestione degli impianti. Pertanto, nel momento in cui si acquista un modulo da un distributore o da un produttore è fondamentale sapere a quale consorzio aderisce (ECOEM nel caso di BayWa r.e.). Il cliente potrà quindi collegarsi al sito del consorzio, creare il proprio impianto, geolocalizzarlo, identificare le matricole e scaricare il certificato di fine vita dell’impianto (necessario per attivare i servizi di ritiro e riciclo dei pannelli).

Non è obbligatorio effettuare subito la geolocalizzazione, ma è suggeribile informare il cliente sulla piattaforma dove troveranno i pannelli installati.

 

Smaltimento pannelli fotovoltaici incentivati GSE con Conto Energia

Aggiornamenti del GSE

Il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha definito delle regole fine vita per lo smaltimento degli impianti incentivati (I,II,III,IV, V Conto energia).

In particolare, il GSE trattiene una cauzione di 20€ per ogni pannello installato dal beneficiario dell’incentivo, sia in ambito domestico che professionale, e solo quando l’impianto sarà totalmente e correttamente smaltito, il GSE si impegna a rimborsare gli importi trattenuti.

È importante che lo smaltimento venga effettuato secondo gli obblighi previsti dalla Normativa RAEE e che il tutto sia comprovato dall’invio della documentazione specifica al GSE.

Questa trattenuta ha lo scopo di assicurare la copertura dei costi di gestione dei RAEE fotovoltaici e viene praticata negli ultimi dieci anni di diritto all'incentivo.

Come evitare la trattenuta

Il proprietario di impianto incentivato ha però la possibilità di evitare questa trattenuta del GSE, aderendo ad un Sistema Collettivo Certificato entro il 31 dicembre 2024 e attivare un Contratto di Registrazione attraverso cui registra le matricole del proprio impianto, versando 10 €/pannello per un massimo di 5 anni.

I vantaggi di questa soluzione sono 2:

  • Il valore è la metà rispetto alla trattenuta del GSE
  • L’importo comprende i servizi di ritiro e trattamento futuro, consentendo al cliente di gestire nel tempo i servizi futuri con il consorzio.

 

Azienda di smaltimento pannelli fotovoltaici

Come scegliere un’azienda di smaltimento

Quando si seleziona un'azienda per lo smaltimento è fondamentale verificare le certificazioni - assicurarsi cioè che sia iscritta all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, e preferire aziende con comprovata esperienza nel settore fotovoltaico e valutare se offrono servizi aggiuntivi come il riciclo o la consulenza sulle normative.

 

Quanto costa smaltire i pannelli solari?

È importante ribadire che il costo di smaltimento è in capo al produttore dei moduli per impianti inferiori a 10kWp, mentre è responsabilità del proprietario per impianti superiori a 10kWp.

Il costo dello smaltimento può variare in base a diversi fattori, ma generalmente comprende i costi di raccolta e trasporto - variabili in base alla distanza e alla quantità di pannelli -, e i costi di trattamento, legati ai processi di riciclo o smaltimento finale.

Fattori che influenzano i prezzi

  • Localizzazione geografica: zone remote possono comportare costi di trasporto più elevati.
  • Quantità di pannelli: volumi maggiori possono beneficiare di economie di scala.
  • Tecnologie di smaltimento utilizzate: metodi più avanzati di riciclo possono avere costi differenti.

 

Contributo RAEE

Il contributo RAEE è una tassa ambientale che finanzia la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici. Viene generalmente calcolato all'acquisto dei pannelli (spesso incluso nel prezzo di vendita), e utilizzato per coprire i costi di smaltimento al termine della loro vita utile, eliminando o riducendo l’onere per il proprietario.

 

Riciclo dei pannelli fotovoltaici

Riciclo primario
Il riciclo primario si concentra sul recupero di materiali come:

  • Silicio: Essenziale per la produzione di nuovi pannelli, che ad oggi non può essere completamente recuperato;
  • Vetro: Può essere riutilizzato in vari settori.
  • Metalli preziosi: Come alluminio, argento e rame, recuperati attraverso processi di separazione e purificazione.

Riciclo secondario
Il riciclo secondario riguarda materiali plastici e polimeri utilizzati in altre industrie e tutti quei trattamenti ulteriori utilizzati per estrarre risorse aggiuntive e ridurre al minimo i rifiuti residui.

Il valore medio nazionale di recupero delle materie prime ad oggi è dell’88%, ma l’obiettivo è quello di arrivare al 97% per minimizzare la parte non recuperabile.

 

Vantaggi del riciclo e innovazioni future

Benefici ambientali ed economici

Il riciclo offre numerosi vantaggi:

  • Riduzione dell'impatto ambientale: minimizzando i rifiuti in discarica grazie ad uno smaltimento adeguato di tutte le componenti dei pannelli;
  • Recupero di risorse preziose: che possono essere reinserite nel ciclo produttivo, diminuendo il bisogno di estrarre nuove materie.
  • Creazione di nuovi posti di lavoro: nel settore del riciclo e della gestione dei rifiuti.

Concludendo, la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici è un aspetto cruciale per la sostenibilità ambientale e la conformità legale. Dalla comprensione delle normative RAEE ai costi associati, passando per le procedure pratiche di smaltimento e riciclo, è essenziale essere informati e preparati

Per un corretto smaltimento è importante seguire le linee guida e le normative, non solo per evitare sanzioni, ma anche per contribuire attivamente alla protezione dell'ambiente.

 

Il Consorzio ECOEM

Da anni BayWa r.e. si affida al Consorzio ECOEM, uno dei maggiori sistemi collettivi che opera sul territorio nazionale per gli obblighi che derivano in capo a chi immette sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Il consorzio ha oltre 900 aziende aderenti (importatori, distributori e produttori), è presente in oltre 1000 centri di raccolta e ha un database di oltre 10 milioni di pannelli fotovoltaici con una geolocalizzazione di oltre 5000 impianti registrati.

Insieme ad ECOEM, BayWa r.e. garantisce ai propri clienti la tracciabilità e la registrazione dei moduli venduti, assicurandone un corretto recupero e ritiro a fine vita.

Clicca qui per saperne di più.

 

Per ulteriori informazioni e assistenza, BayWa r.e. è a disposizione con i suoi prodotti all'avanguardia e un team di esperti pronti a supportarvi nella transizione verso un'energia più sostenibile.

 

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