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Piano transizione 5.0: incentivi per attività di riduzione dei consumi

Piano Transizione 5.0: guida completa agli incentivi per la transizione digitale e green delle imprese italiane

 

Il Piano Transizione 5.0, recentemente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale con il decreto-legge numero 19 del 2 marzo 2024, rappresenta un'importante tappa nel percorso verso un'economia più digitale e sostenibile. Inquadrato all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), questo piano si propone di incentivare la transizione digitale e green delle imprese italiane, offrendo credito d'imposta per gli interventi di ristrutturazione e innovazione che portino a riduzioni dei consumi energetici, proporzionale alla spesa sostenuta.

 

Cosa prevede il Piano Transizione 5.0?

Il Piano Transizione 5.0 mira a sostenere le imprese italiane nel loro percorso verso un futuro più sostenibile. Tra le principali disposizioni, spicca l'assegnazione di crediti d'imposta alle imprese che effettuano interventi di ristrutturazione e innovazione dei propri impianti produttivi nel corso del 2024 e 2025, con l'obiettivo di ridurre i consumi energetici.

Le risorse previste dal Piano sono 6,3 miliardi di euro, che vanno ad aggiungersi ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di 13 miliardi nel corso del biennio 2024 - 2025.

Il Piano è rivolto a tutte le imprese residenti in Italia e le filiali di imprese straniere, senza distinzione di tipo giuridico, settore economico, dimensione o regime fiscale, che investono in nuove strutture produttive in Italia per progetti innovativi legati alla riduzione dei consumi energetici.

 

Quali sono i requisiti per accedere?

Per accedere ai benefici del Piano Transizione 5.0, le imprese devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Tra questi, la riduzione dei consumi energetici a seguito degli interventi effettuati, è uno degli elementi chiave.

Il risparmio energetico su base annuale viene calcolato con riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello di avvio degli investimenti, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico.

Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico conseguito è calcolato rispetto ai consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale, individuato secondo i criteri definiti nel decreto in corso di pubblicazione.

 

Quali sono le spese ammissibili?

Gli investimenti che possono ottenere le agevolazioni devono essere stati effettuati dalle imprese tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 e riguardano investimenti relativi a:

  • Beni strumentali materiali definiti dal piano Induria 4.0 e software gestionali: in questo caso il credito d’imposta copre fino al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di beni strumentali previsti dal piano Transizione 4.0, che siano interconnessi al sistema di gestione della produzione aziendale e con focus sull’efficienza energetica.

Le imprese possono ottenere tali benefici solo se dimostrano una riduzione del consumo energetico finale di almeno il 3%, o un risparmio energetico di almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti l’acquisizione dei beni / software per un determinato processo. Nel caso in cui il risparmio dimostrato superi tali soglie minime, sono previste maggiorazioni.

 

Solo in seguito alla verifica del livello di efficienza energetica ottenuta con tali investimenti, l’azienda può decidere di aggiungere ulteriori interventi (che non sono quindi agevolabili da soli):

  • Beni materiali nuovi per autoprodurre energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (escluse le biomasse): nel contesto del Piano Transizione Industria 5.0, questo credito d’imposta comprende anche l’acquisto di impianti fotovoltaici con moduli realizzati in Europa e un’efficienza pari ad almeno il 21,5% e sistemi di accumulo.
  • Formazione del personale: Questo credito d’imposta è destinato a ridurre le spese per la formazione del personale in tecnologie di transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, necessaria per affrontare la transizione verde delle imprese. Tale incentivo può essere erogato nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e non oltre l’importo di 300 mila euro.

 

Focus Impianti Fotovoltaici

Come già menzionato, il credito di imposta può riguardare anche investimenti in impianti fotovoltaici, ma per essere ammessi i moduli devono essere realizzati esclusivamente in Unione Europea e avere un livello di efficienza almeno pari al 21,5%.

Il Piano Transizione Industria 5.0, prevede inoltre, una maggiorazione della spesa ammissibile per i moduli con un livello di efficienza più elevato:

  • Celle con efficienza almeno pari al 23,5%, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 120% del loro costo;
  • Celle con efficienza almeno pari al 24%, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 140% del loro costo.

 

Quali sono i vantaggi per le imprese?

Le imprese che aderiscono al Piano Transizione 5.0 possono migliorare la propria situazione finanziaria e ridurre l'impatto fiscale, grazie ai crediti d’imposta che verranno riconosciuti in proporzione alla spesa sostenuta.

Le aliquote percentuali del credito d’imposta applicate in base alla riduzione dei consumi energetici registrata, variano a seconda dell’entità della spesa:

  • 35% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% del costo per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni.;
  • 5% del costo per investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di 50 milioni per anno, per impresa beneficiaria. 

 

Come ottenere il credito d'imposta?

Per ottenere i benefici previsti è importante presentare la documentazione richiesta, che include apposite certificazioni rilasciate da un soggetto indipendente autorizzato (con opportuna verifica del Ministero delle imprese e del made in Italy e ausilio del GSE) che, rispetto all’ammissibilità del progetto di investimento e al completamento degli investimenti, attestano:

  • a) ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni di cui sopra;
  • b) ex post, leffettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione

 

Le procedure per ottenere il credito d'imposta previsto dal Piano Transizione 5.0 sono rigorose ma accessibili. Le imprese devono presentare, in via telematica, la documentazione necessaria al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), il quale trasmetterà le richieste all'Agenzia delle Entrate per l'approvazione e la gestione del credito d'imposta.

Il GSE, dopo aver verificato la completezza della documentazione, invierà giornalmente al Ministero delle imprese e del made in Italy l'elenco delle imprese richiedenti e l'importo del credito prenotato, assicurandosi che l'importo complessivo dei progetti non sia superato.

Le imprese comunicheranno periodicamente al GSE l'avanzamento degli investimenti ammessi all'agevolazione, e successivamente sarà determinato l'importo del credito d'imposta utilizzabile. Il GSE trasmetterà all'Agenzia delle Entrate, mediante accordi telematici, l'elenco delle imprese beneficiarie e l'ammontare del credito d'imposta utilizzabile per la compensazione.

Passati cinque giorni dalla regolare trasmissione dell'elenco entro il 31 dicembre 2025, il credito d'imposta potrà essere utilizzato esclusivamente per la compensazione, previa presentazione del modello F24 tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. L'importo non utilizzato alla suddetta data sarà trasferito negli anni successivi e potrà essere utilizzato in cinque rate annuali di uguale importo.

 

Conclusioni

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un'opportunità fondamentale per le imprese italiane di abbracciare la transizione verso un'economia più sostenibile. Noi di BayWar.e., azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, siamo pronti a supportare le imprese italiane in questo percorso di cambiamento.

Scopri di più sul Piano Transizione 5.0 nel nostro Webinar con Erica Bianconi.

 

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