Le fonti rinnovabili, siano esse generate dai raggi del sole o dalla forza del vento, oltre a produrre energia pulita fondamentale per salvare il nostro pianeta, possono diventare delle mete turistiche capaci di attrarre e sensibilizzare grandi e piccoli con le loro strutture inserite in contesti naturali suggestivi.
È il caso dei parchi del vento, un ottimo esempio di come la sostenibilità si sposi con una grande e storica risorsa per l’economia del nostro e di altri paesi: il turismo, appunto.
L’energia eolica rappresenta una fonte energetica rinnovabile che sta vivendo un periodo di crescita record in tutta Europa e non solo. Nel 2021, solo nel nostro continente, sono stati investiti 41 miliardi di euro in parchi eolici producendo 24,6 GW di energia, un dato che si posiziona come il secondo più alto registrato negli ultimi dieci anni.
Oltre all’importanza ricoperta dall’apporto energetico, l’eolico si è imposto anche come elemento di valore paesaggistico e sociale. Lo conferma anche Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, che definisce i parchi del vento come “la dimostrazione che integrare nuovi impianti nel paesaggio è una sfida che può essere affrontata con il consenso delle comunità attraverso forme innovative e affascinanti di valorizzazione delle risorse locali”.
La crescente curiosità verso questi impianti, unita ai cambiamenti che il settore del turismo sta affrontando in tutto il mondo, fanno dei parchi del vento una meta di forte interesse per tutte quelle persone alla ricerca di nuove esperienze e siti inediti da scoprire. Oltre ai numerosi parchi italiani, alcuni dei quali verranno descritti in seguito, vi sono anche altri casi degni di nota al di fuori del nostro paese.
Pensiamo, ad esempio, al parco eolico Bangui nelle Filippine nel quale 26 turbine sono disposte in un’unica fila lungo la baia di Bangui, sul Mar delle Filippine occidentale. Oltre a produrre una quantità di fornitura elettrica che copre più del 40% del fabbisogno della provincia di Ilocos Norte, dove sorge, il parco ha consentito di inserire la città tra le dieci mete più ambite turistiche di tutto il paese.
Un caso simile si può riscontrare in Danimarca, a Middelgrunden dove un parco eolico situato in alto mare è visitabile grazie a gite organizzate da una cooperativa locale in collaborazione con diverse compagnie di navigazione. Nel 2000, anno della sua nascita, era il parco eolico più grande in Europa con le sue 20 turbine dalla capacità totale di 40MW.
Degno di menzione è anche il parco di Block Island, il primo parco offshore costruito negli Stati Uniti che, come conferma uno studio dell’Università del Rhode Island, ha incrementato significativamente il turismo sull’isola.
L’Italia, grazie alla sua predisposizione naturale all’installazione di impianti eolici, vanta diversi parchi degni di nota per la loro capacità di valorizzare il territorio.
Eccone alcuni:
Non c’è alcun dubbio che i parchi del vento, cresceranno sempre di più sia in Italia che nel mondo a dimostrazione di come la grande sfida climatica possa essere affrontata - e vinta! - attraverso un mezzo di generazione energetica sostenibile capace di accrescere i legami di valore tra territorio, comunità e risorse.