Huawei lancia una nuova batteria per l'accumulo fotovoltaico, LUNA2000, con tecnologia litio-ferro-fosfato e un design modulare, scalabile da 5 a 30 kWh. L'azienda, leader nel settore delle telecomunicazioni e dell'Information Technology, è attiva ormai da oltre 8 anni anche come produttore di inverter solari. Presente in più di 170 Paesi, è ad oggi il numero uno mondiale in termini di vendite e capacità consegnata. In questo articolo, vediamo quali sono le caratteristiche della nuova batteria Huawei LUNA2000 e i vantaggi ad essa legati.
La nuova batteria LUNA2000 di Huawei si caratterizza per un design modulare che permette, per ogni sistema, di connettere fino a 3 moduli batteria e realizzare un impianto da 5, 10 o 15 kWh. Inoltre, grazie alla possibilità di connettere in parallelo fino a due sistemi, la capacità di accumulo raggiungibile può arrivare a un totale di 30 kWh. Perfettamente compatibili con inverter ibridi Huawei per il residenziale, sia monofase che trifase, queste batterie hanno tecnologia LiFePO4 (o LFP), ovvero Litio-Ferro-Fosfato.
Tale struttura chimica, altamente stabile anche ad elevate temperature, consente alle batterie di mantenere alti standard di sicurezza e, rispetto a quelle agli ioni di litio, avere:
Huawei LUNA2000 (5/10/15 kWh), inoltre, ha una capacità di scarica (Depth of Discharge - DoD) del 100%.
Il sistema si compone di un blocco centrale (modulo di potenza) e modulo/i batteria con ottimizzatore di energia integrato: il primo presenta un peso di 12 kg, mentre il secondo di 50 kg.
Le prestazioni, chiaramente, variano in base all'energia utilizzabile della batteria, ovvero 5, 10 o 15 kWh:
Semplice da installare e da mettere in servizio grazie anche all’APP di configurazione con rilevamento automatico dei prodotti Fusion Solar, LUNA2000 è coperta da una garanzia di 10 anni.
Riepilogando, ecco i principali vantaggi di questa nuova batteria Huawei per accumulo fotovoltaico:
Per maggiori dettagli, qui puoi consultare la scheda tecnica di LUNA2000-5/10/15-S0.
Secondo l'“Osservatorio sistemi di accumulo”, diffuso da Anie Rinnovabili sulla base dei dati del sistema Gaudì di Terna, al 31 ottobre 2020 l'Italia ha raggiunto una potenza complessiva di 170 MW e una capacità cumulata di 267,5 MWh. Nel solo 2020 sono stati oltre 10 mila i sistemi di accumulo installati nel nostro Paese, per un numero complessivo di 36.896 (sempre con riferimento alla data sopra citata). Rispetto allo stesso periodo del 2019, nonostante le difficoltà legate al Covid-19, si è comunque assistito a un incremento di potenza e capacità, rispettivamente del 9% e del 7%. Chiaro che, grazie alle agevolazioni del Superbonus 110%, i prossimi anni possono essere decisivi per dare una netta accelerata alla diffusione dei sistemi di accumulo in Italia. Con la proroga al 30 giugno 2022, inoltre, ci saranno altri 6 mesi per beneficiare degli incentivi, e in alcuni casi (ad esempio nei condomini) si potrà averne altri 6 per portare a termine i lavori. Per approfondire, qui trovi la news dedicata alla proroga Superbonus 110%. L'installazione di un impianto fotovoltaico, con o senza accumulo, rientra tra gli interventi "trainati", ovvero quelli agevolabili se legati a macro-interventi (quelli "trainanti"). Di questi ultimi fanno parte, ad esempio, l’isolamento termico degli edifici o la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una pompa di calore ad alta efficienza (su questo argomento potrebbe interessarti il seguente articolo: "Superbonus 110% impianti fotovoltaici: cosa devi sapere").
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