Per ricaricare un veicolo elettrico, sia in ambito privato che pubblico, si distinguono 4 differenti modi e 6 tipologie di prese: scopri di più Per chi ha intenzione di acquistare un'auto elettrica, capire come funziona la ricarica di questi veicoli è una delle principali esigenze. Fare un pieno di energia è semplice e sempre più veloce: negli ultimi anni sono stati sviluppati connettori e prese di diverse tipologie, che possono variare a seconda della compatibilità con corrente continua o alternata, oltre che in base allo standard adottato dal Paese di riferimento e alla casa automobilistica. Per ricaricare un veicolo elettrico, sia in ambito privato che pubblico, si distinguono 4 differenti Modi e 6 tipologie di prese (alcune più diffuse, altre meno): vediamole insieme.
Come accennato, si distinguono 4 Modi per la ricarica (privata o pubblica) di veicoli elettrici. Vediamo quali sono e le loro principali caratteristiche. Modo 1: il veicolo elettrico si collega direttamente alle normali prese di corrente. Tale modalità di ricarica privata, in corrente alternata, è utilizzata soprattutto per mezzi quali bici elettriche o alcuni tipi di scooter, mentre per ragioni di sicurezza è non viene applicata per le auto elettriche. Modo 2: anch'essa è una tipologia di ricarica privata, che può essere domestica o aziendale, ma in grado di garantire la sicurezza delle operazioni di ricarica grazie a un sistema di regolazione tra veicolo e stazione (posto nel cavo di collegamento), che permette di gestire e controllare le operazioni stesse. La ricarica, in corrente alternata, può essere lenta o veloce. Modo 3: tipologia di ricarica impiegata soprattutto in ambito pubblico, dove risulta obbligatoria, si tratta di quella situata solitamente nelle colonnine. Questa tipologia, comunque, può essere applicabile anche nel privato. La ricarica, in corrente alternata, può essere lenta o veloce, mentre il sistema di regolazione e controllo è situato nella colonnina stessa. Modo 4: ricarica ultra-rapida, in corrente continua fino a 200 A, 400 V. Permette di caricare i veicoli elettrici in pochi minuti, ed è ammessa solo in ambito pubblico. Il sistema di regolazione è posto nella colonnina, mentre il carica batterie non è a bordo del veicolo ma nella stazione di ricarica stessa. I due standard per la ricarica in corrente continua sono CHAdeMO e CSS Combo, rispettivamente giapponese ed europeo.
Per quanto riguarda le tipologie di prese per la ricarica delle auto elettriche, ne esistono:
Eccoli di seguito. Tipo 1 (Yazaky) Connettore standard per il mercato giapponese e americano, si trova solo sul veicolo e si può usare solo per ricariche monofase (massimo 230V, 32A, 7,4 kW). È provvisto di 5 contatti: 3 di potenza e 2 di comunicazione. Tipo 2 (Mennekes) È la presa standard per il mercato europeo e si trova sia sui veicoli, sia sulle colonnine. Può essere utilizzato per le ricariche monofase (massimo 230V, 32A, 7,4 kW) o trifase (massimo 400V, 32A, 22 kW) ed è dotato di 7 contatti: 5 di potenza e 2 di comunicazione. Tipo 3A (Scame) Viene utilizzato solo per i veicoli elettrici leggeri (quadricicli e scooter), e presenta 3 contatti di potenza e uno di comunicazione. È usato per le ricariche monofase (massimo 230V, 16A). Tipo 3C (Scame) Per ricariche monofase o trifase, è impiegato sulle colonnine di ricarica ma è ormai in disuso, dato che lo standard è diventato il Tipo 2. Presenta 7 contatti: 5 di potenza e 2 di comunicazione. CHAdeMO È lo standard per la ricarica veloce in corrente continua più diffuso al mondo. È presente in aggiunta alla ricarica lenta, quindi i veicoli con questo standard hanno due connettori: il CHAdeMO per le ricariche FAST DC e un connettore di Tipo 1 o 2 per quella “lenta”. CSS COMBO 2 Realizzato a partire dal Tipo 2, questo standard (Combined Charging System) consente sia la ricarica rapida in corrente continua che quella lenta in corrente alternata, in un unico connettore di ricarica.
Le wallbox sono stazioni per la ricarica ad uso soprattutto privato, posizionate a muro e compatibili con tutti i modelli di auto elettriche. Possono essere installate (da tecnici specializzati) sia negli spazi esterni che nel box auto, e permettono di ricaricare il proprio veicolo in sicurezza e comodità, modulando il carico di energia destinato ai diversi apparecchi ed elettrodomestici della casa. Inoltre, possono interfacciarsi con i sistemi di monitoraggio del proprio impianto fotovoltaico, per ricaricare l'auto elettrica sfruttando l'energia prodotta. KEBA KeContact P30, presente nel catalogo BayWa r.e., è una stazione di ricarica fissa che può lavorare sia in modalità monofase che trifase, fino a 22 kW (32A di corrente massima), ed essere utilizzata in ambito domestico ma anche per applicazioni aziendali o nel settore pubblico. A seconda delle esigenze, può essere fornita:
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