Il 23 gennaio è stato pubblicato nel sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto CER definitivo per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dell’autoconsumo diffuso, che è entrato in vigore ieri 24 gennaio.
Le modalità e i tempi con cui si potranno ottenere gli incentivi verranno disciplinati nei prossimi 30 giorni con l’approvazione delle regole operative.
I portali in cui presentare le richieste per avviare una CER saranno attivati dal GSE entro 45 giorni.
Da chi è composta una Comunità Energetica?
I membri di una CER possono essere cittadini, enti locali, associazioni, condomini, terzo settore, cooperative, enti religiosi, piccole medie imprese che fanno parte di diverse realtà:
- Produttori di energia rinnovabile
- Autoconsumatori di energia rinnovabile
- Consumatori di energia elettrica, comprese le famiglie “vulnerabili” a basso reddito
Il decreto esclude le grandi imprese dalla possibilità di diventare membri di una CER, lasciando comunque loro la facoltà di fare parte di un gruppo di autoconsumatori rinnovabili.
I partecipanti ad una CER sono liberi di uscire dalla comunità quando lo desiderano, seguendo le regole stabilite dallo statuto. Viene inoltre sottolineata la piena libertà e l’assenza di vincoli nella scelta del fornitore di energia elettrica della CER.
Quali sono i requisiti degli impianti?
Gli impianti per i quali si richiedono gli incentivi non devono superare 1 MW e devono essere impianti nuovi oppure già realizzati ma entrati in funzione dopo il 16 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del D.lgs. 199/2021) e comunque successivamente alla regolare costituzione della CER.
Esiste inoltre un vincolo geografico degli impianti richiedenti, poiché devono tutti essere obbligatoriamente sottesi alla medesima cabina elettrica primaria.
Il GSE mette a disposizione un portale con una mappa interattiva con le cabine primarie in Italia in cui è possibile verificare l’appartenenza dell’impianto (ad oggi in fase di aggiornamento).
Inoltre, il decreto prevede che all’interno degli impianti incentivati possano essere inseriti dei sistemi di accumulo, poiché l’energia accumulata viene considerata come condivisa all’interno della CER. Allo stesso modo è possibile installare una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici la cui energia assorbita verrà considerata nel calcolo dell’energia condivisa nella CER.
Quali sono gli incentivi del decreto?
Il decreto definitivo ha confermato i 2 tipi di incentivi che abbiamo approfondito nelle news pubblicata a novembre.
Per quanto riguarda la tariffa incentivante sull’energia, si riconferma la valorizzazione già anticipata, con l’aggiunta di 8€/MWh di corrispettivo di valorizzazione sull’energia autoconsumata definito dall’ARERA.
Anche i fondi PNRR rivolti ai comuni sotto i 5000 abitanti sono stati confermati dal decreto con alcune note aggiuntive:
- Non possono essere ammessi agli incentivi gli impianti fotovoltaici oggetto di un contratto di contratti di leasing finanziario
- Si possono cumulare con altri contributi a fondo perduto a patto di rimanere sotto il 40% del costo di investimento complessivo, superata questa soglia si andrà a perdere la tariffa incentivante sull’energia autoconsumata derivante da quell’impianto.
Come fare domanda?
La richiesta di accesso alle tariffe potrà essere effettuata utilizzando il portale informatico che verrà messo a disposizione dal GSE, dopo essersi registrati a questo link.
Clicca qui per scoprire le FAQ sulle Comunità Energetiche.
Qui trovi il testo completo del Decreto.