Oggi entra in vigore il decreto che promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale. Il testo è stato pubblicato ieri, martedì 13 febbraio sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con l’obiettivo di realizzare almeno 1,04 GW di nuovi impianti e agevolare la coesistenza tra produzione di energia pulita con attività agricola.
Il decreto vuole promuovere la creazione di sistemi ibridi agricoltura-energia, attraverso due tipi di finanziamenti.
- Contributo a fondo perduto (finanziato dal PNRR) fino al 40% dei costi ammissibili
- Tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete
Il Ministero, su proposta del GSE dovrà approvare entro i prossimi 15 giorni le regole operative che disciplineranno nel dettaglio come richiedere gli incentivi e le tempistiche per il riconoscimento.
Entro 30 giorni dall’approvazione di tali regole, il GSE che gestisce la misura, rilascerà un primo avviso pubblico per la presentazione delle istanze.
L’accesso al meccanismo è garantito attraverso l’iscrizione di appositi registri o con la partecipazione a procedure competitive in funzione della titolarità e della taglia dei progetti, che si svolgeranno nel corso del 2024. Le procedure di registro, per un contingente complessivo di 300 megawatt sono riservate ad impianti di potenza fino a 1 megawatt realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, mentre le procedure competitive, per un contingente complessivo di 740 megawatt, sono riservate ad impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, o associazioni temporanee di impresa che includono almeno un imprenditore agricolo (fonte: sito Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Il Ministro Gilberto Pichetto spiega che:
“Con questo decreto aggiungiamo un altro tassello alla nostra strategia energetica, valorizzando in questo caso la grande potenzialità del settore agricolo impegnato nella transizione. Il doppio binario incentivante che abbiamo predisposto, in un costruttivo contatto con la Commissione – conclude il Ministro – può essere una bella opportunità per decarbonizzare, migliorando la redditività dei suoli: un modo, insomma, per far convergere l’affermazione della qualità agricola italiana, unica nel mondo, con la spinta agli obiettivi climatici”.
Clicca qui per scaricare il Decreto.